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Sin dalle origini, la località in cui sorge Portis, per la sua particolare posizione geografica e per la sua conformazione morfologica, fu uno dei passaggi obbligatori più importanti tra l’Italia e il Norico (odierna Austria). A sinistra della valle solcata dal fiume Tagliamento e racchiusa dai monti S. Simeone, Plauris e Bedede, infatti, sono situate le Chiuse di Venzone, ossia un allineamento di piccoli rilievi morenici sbarranti in modo naturale la valle di Venzone. Durante il I secolo a.C., i Romani conquistarono la strategica località del venzonese, dando luogo, proprio ove oggi sorge il Duomo di Venzone, a uno “statio”, posta ai margini dell’antica via romana Julia Augusta. Successivamente, molto probabilmente durante il periodo di dominazione degli Ottoni, vennero costruiti in posizioni elevate i castelli (o torri di avvistamento) nelle aree sfruttate sin dall’epoca della preistoria e in seguito dai Celti.  A Portis, ancora oggi, infatti, un chilometro e mezzo circa a nord di Venzone, sui due lati della Strada Statale Pontebbana, sotto la chiesa di San Bartolomeo, a difesa della strettoia fra Tagliamento e pendici del monte Plauris, sopravvivono due bastioni murati.

Fonti bibliografiche

Clonfero G., Venzone: guida storico-turistica, Udine, Arti grafiche friulane, 1991.

I contenuti grafici e testuali della presente pagina sono tratti dalla tesi di Ambra Pecile "PROGETTO PER UN PARCO STORICO-CULTURALE A PORTIS VECCHIO DI VENZONE" (Università degli Studi di Udine, A.A. 2016/2017, Relatrice Prof. Christina Conti, Correlatori Prof. Giovanni La Varra e Prof. Valentino Casolo)