Andrea Pividori

Relatore: prof. S. Grimaz
Correlatore: Ing. P. Malisan
A.a. 2016-2017


Sommario

La gestione delle emergenze sismiche nella fase immediatamente successiva all’evento riveste un ruolo di vitale importanza, specialmente in un paese come l’Italia in cui nel corso della storia si sono susseguiti diversi terremoti dagli effetti devastanti. Tale fase infatti è la più complessa e delicata, le comunicazioni non sempre sono funzionanti e spesso si verificano intoppi che possono determinare rallentamenti nella messa in pratica degli interventi necessari. Tra di essi vi sono le operazioni di soccorso alle persone, che sono prioritarie, e le valutazioni riguardo lo stato delle costruzioni in termini di sicurezza per la pubblica incolumità, anch’esse molto importanti e la cui gestione deve essere opportunamente pianificata.
Infatti, una procedura di trattamento di tali situazioni emergenziali che sia standardizzata e condivisa tra tutti gli enti coinvolti (come il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e la Protezione Civile) permette un notevole risparmio sia in termini di tempo che di risorse, umane e non, messe in campo, rendendo inoltre più facile la pianificazione di interventi successivi a lungo termine.
In questo contesto, quindi, risulta chiaro comprendere quanto una collaborazione tra le diverse organizzazioni che intervengono sul luogo colpito da sisma sia fondamentale e, unendo le conoscenze e le attività peculiari di ogni ente, si possa pervenire ad un sistema di gestione della prima fase dell’emergenza che fornisca ottimi risultati qualunque sia la situazione in cui gli addetti ai lavori sono costretti
ad intervenire.
È con queste premesse che, in occasione del sisma che ha colpito L’Aquila nel 2009, è iniziata una collaborazione tra Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Protezione Civile ed Università degli Studi di Udine, al fine di progettare strumenti e metodologie che permettano una tempestiva ed efficace gestione degli interventi da effettuare già dalle prime ore successive all’evento sismico per valutare lo stato di
danneggiamento del costruito nelle aree colpite. Le operazioni condotte dai tecnici per svolgere tali valutazioni sono assimilabili a quelle del triage compiuto dai medici sulle vittime di catastrofi o incidenti su larga scala. Anche nel campo tecnico, infatti, la fase di valutazione delle criticità deve essere rapida e deve fornire in output un codice che trasmetta la gravità della situazione in termini di sicurezza e ne indichi la possibilità di avvicinamento da parte dei tecnici e le modalità di trattamento.
A tal fine, sottolineando il parallelismo tra la valutazione delle criticità di un paziente e quelle presentate da una costruzione, è stata concepita la procedura del triage tecnico, che richiama l’approccio seguito in ambito medico, garantendo una risposta rapida per la caratterizzazione e la gestione di tali criticità.
Lo scopo di questa tesi è quello di analizzare le metodologie e gli strumenti di recente applicazione finalizzati al triage tecnico, individuando i possibili ambiti di miglioramento tenendo conto anche delle recenti esperienze sul campo in cui ho potuto prendere parte. La tesi in particolare propone nuovi strumenti per supportare i rilevatori sia in fase di formazione che durante le operazioni di valutazione.
Nel primo capitolo viene analizzata la tecnica del triage a partire dalle sue applicazioni in campo medico, descrivendone il significato e illustrando diverse metodologie di indagine al fine di evidenziarne il parallelismo con il triage delle costruzioni, sia in termini di procedura che di finalità.
Successivamente, viene ripercorso lo sviluppo che la pratica del triage delle costruzioni ha subito nel corso del tempo, a partire dall’emergenza che ha interessato L’Aquila nel 2009 fino al sisma che ha colpito l’Italia Centrale nel 2016, illustrando anche l’evoluzione degli strumenti utilizzati al fine di svolgere le operazioni di valutazione.
Nel capitolo 4 viene descritta ed approfondita l’esperienza dell’Italia Centrale, alla quale ho potuto contribuire fornendo supporto alla gestione delle operazioni dal backoffice presso l’Università di Udine.
Questa esperienza diretta ha permesso di comprendere il funzionamento pratico delle procedure di triage e di individuare potenziali aspetti di miglioramento. Infatti, tale emergenza ha rappresentato un primo test sul campo a grande scala delle metodologie di caratterizzazione delle costruzioni, evidenziandone gli obiettivi raggiunti ma anche le problematiche emerse e le difficoltà riscontrate. Le problematiche sorte durante la gestione del triage tecnico compiuto in tali zone, in particolare l’esigenza di uniformare i criteri di giudizio, sono state motivo di riflessioni che hanno portato allo sviluppo di questa tesi.
Nel capitolo 5 vengono descritti i miglioramenti agli strumenti per il triage ed alle metodologie finalizzate alla sua esecuzione progettati anche grazie alle esperienze maturate:

  • si è data una strutturazione logica all’attività di triage individuando un’impostazione su diversi livelli di approfondimento correlati agli obiettivi delle indagini;
  • viene presentata la più recente occasione di messa in pratica e test della procedura: la SERMex 2017, esercitazione in scala reale di gestione dell’emergenza sismica, elencando anche in questo caso i feedback forniti dai tecnici dei Vigili del Fuoco per successive correzioni e modifiche da apportare per rendere il sistema sempre più affidabile e funzionale.
    Considerando che alcune delle esigenze di miglioramento più importanti sono state la necessità di uniformare i criteri di giudizio e la definizione chiara delle tecniche di rilievo, un particolare sforzo è stato indirizzato alla progettazione di un manuale (allegato 1) che descrive gli strumenti utilizzati per il triage tecnico e ne analizza approfonditamente ogni aspetto in modo da uniformare appunto la metrica di giudizio dei valutatori, corredando il tutto con esempi fotografici. Lo scopo del manuale è quello di fornire un concreto supporto sia per la formazione in tempo di pace che per lo svolgimento sul campo del triage.
    Inoltre, considerando che spesso in una situazione di emergenza i tecnici non hanno tempo e modo di consultare un manuale, è stato prodotto un secondo allegato rappresentato da un flyer tascabile, cioè una guida operativa pratica in cui sono riassunte informazioni riguardo l’impostazione delle operazioni di valutazione, la formulazione di giudizi di triage mediante codice colore e la valutazione di priorità di intervento sulla criticità considerata.
    Gli strumenti progettati nell’ambito di questa tesi si propongono quindi come supporti alla fase di giudizio finalizzata al triage tecnico in cui sono coinvolti i funzionari, permettendo quindi di poter dissipare dubbi o perplessità in qualsiasi momento e puntando a trasmettere a tutti gli addetti ai lavori la stessa metrica di giudizio al fine di ottenere, con le elaborazioni successive, dei dati di output il più coerenti possibile.